CONFERENZA
Domenica 23 marzo 2025
Ore 14.30 – 16.30
Ogni individuo è un mix originalissimo d’energie maschili e femminili, in percentuali e gradazioni decifrabili in base a fattori astrologici e karmici.
Nel buddhismo tantrico indo-tibetano, hanno grande rilievo le polarità sessuali, la cui fusione consente di pervenire all’unità indivisa della mente risvegliata: una condizione ineffabile di luce, vacuità e beatitudine. Tale è il modello d’espressione del maschile e del femminile illuminati. Ma a livello più ordinario, cosa definisce in ognuno di noi il possesso d’una carica energetica prevalentemente maschile o femminile (in senso lato, senza esclusivo riferimento alla sfera sessuale)? Il simbolismo mistico e astrologico offre a questo riguardo preziosi strumenti d’indagine esoterica. Oltre a suggerire coinvolgenti spunti evolutivi per la donna e l’uomo contemporanei, nella direzione di un’armoniosa integrazione fra le nostre polarità e d’una maggiore completezza interiore.
L’astrologia è comunemente considerata uno strumento di lettura del destino e della personalità degli individui. Questo duplice approccio previsionale e psicologico presenta un’indubbia utilità, ma non esprime pienamente le potenzialità della disciplina. Per cogliere il suo senso più profondo, occorre andare al di là delle facili formule divulgative e recuperare le fonti antiche. Potremo così inquadrarla nella cornice della storia delle religioni e del pensiero simbolico e analogico. In quest’affascinante percorso, faremo riferimento alle speculazioni astrologiche nel buddhismo, nell’induismo, nella qabbalah ebraica e nella cultura classica, medievale e rinascimentale.
In origine, infatti, in tutte le civiltà antiche, l’astrologia costituiva una scienza sacra e iniziatica, fondata sulla conoscenza delle leggi che collegano l’umano al divino. La sua elevata natura sapienziale emerge ad esempio nel buddhismo indo-tibetano, che pone l’astrologia sotto la protezione di Manjushri, il bodhisattva della saggezza trascendente. Analogamente, le carte del cielo tradizionali indiane sono quasi sempre decorate con l’effigie di Ganesha, dio del sapere il cui vasto ventre è emblema dell’universo.
Domenica 9 febbraio: Le corrispondenze astrologiche che connettono l’uomo alle dimensioni superiori. Scopriamo la radice celeste di numeri, colori, cristalli e profumi.
Domenica 23 marzo: Ogni individuo è un mix originalissimo d’energie maschili e femminili, in percentuali e gradazioni decifrabili, da un punto di vista esoterico, in base a fattori astrologici e karmici.
Per entrambe le conferenze verrà programmato un successivo seminario di approfondimento.
Cristiana Tretti, studiosa di buddhismo indo-tibetano, mistica ebraica e astrologia e insegnante di canto indiano. Dal 1988 è allieva del ven. Lama Paljin Tulku Rinpoce.
Le conferenze sono a ingresso libero.