Tradizione Gelug
S.S. IL XIV DALAI LAMA

Sua Santità il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, è il capo di Stato e la guida spirituale dei tibetani. È nato col nome di Lhamo Dhondrub il 6 luglio 1935, da una famiglia di contadini, in un piccolo villaggio chiamato Taktser, nel Tibet nord-orientale. All’età di due anni è stato riconosciuto, in conformità con la tradizione tibetana, come reincarnazione del suo predecessore (il XIII Dalai Lama), nonché come incarnazione di Avalokiteshvara, il Buddha della compassione. Ha così assunto il nome di Jetsun Jampel Ngagwang Losang Yeshe Tenzin Gyatso, Venerabilissimo, Gentile gloria, Eloquente, Compassionevole, Detentore dell’insegnamento, Oceano di conoscenza. Normalmente però i tibetani si riferiscono a Sua Santità come Yeshe Norbu, ‘Gemma che esaudisce i desideri’, o semplicemente come Kundun, ‘La Presenza’. La cerimonia d’investitura ebbe luogo il 22 febbraio 1940 a Lhasa, la capitale del Tibet.
Il XIV Dalai Lama iniziò la sua educazione all’età di sei anni e conseguì il titolo di Geshe lharampa (equivalente a un dottorato in filosofia buddhista) a 25, nel 1959. A 24 anni, sostenne gli esami preliminari in ognuna delle tre università monastiche: Drepung, Sera e Ganden. L’esame finale ebbe luogo nel Jokhang di Lhasa durante il Festival della preghiera (Monlam), che si tiene ogni anno nel primo mese del calendario tibetano.
Dal 1967, Sua Santità ha intrapreso una serie di viaggi in ben 46 nazioni. Nell’autunno del 1991, ha visitato gli Stati Baltici su invito del Presidente della Lituania, diventando così il primo capo straniero a rivolgersi al Parlamento lituano. Nel 1973 ha inoltre incontrato Papa Paolo VI in Vaticano. Alla conferenza stampa a Roma nel 1980, ha espresso le sue speranze d’incontrare Papa Giovanni Paolo II: “Viviamo in un periodo di grande crisi e di problematici sviluppi mondiali. Non è possibile trovare la pace nell’anima senza la sicurezza e l’armonia tra le persone. Per questa ragione, aspetto con fede e speranza l’incontro con il Santo Padre; per uno scambio d’idee e sentimenti e per i suoi consigli, così da poter aprire la porta a una progressiva pacificazione tra gli individui”. Sua Santità ha poi incontrato Papa Giovanni Paolo II in Vaticano nel 1980, 1982, 1986, 1988 e 1990.
Nel 1981, ha incontrato l’arcivescovo di Canterbury e altri capi della Chiesa anglicana a Londra. Ha anche incontrato i capi delle comunità cattoliche romane ed ebraiche, affermando in un evento interreligioso tenutosi in suo onore al World Congress of Faith: “Credo che sia sempre assai preferibile che esista una varietà di religioni e filosofie in luogo d’una singola religione o filosofia. Tutto ciò è necessario a causa delle differenti predisposizioni mentali d’ogni singolo essere umano. Ogni religione prevede proprie idee e tecniche, il cui apprendimento non può che arricchire la fede d’ognuno”.
La decisione della Commissione norvegese del Nobel d’assegnare nel 1989 il Premio della Pace a Sua Santità il Dalai Lama ha riscosso lodi e applausi in tutto il mondo, fuorché in Cina. La motivazione della Commissione così recitava: “La Commissione intende enfatizzare il fatto che il Dalai Lama, nella sua lotta per la liberazione del Tibet, si sia coerentemente opposto all’uso della violenza. Ha invece propugnato soluzioni pacifiche basate sulla tolleranza e sul rispetto reciproco, in modo da preservare l’eredità storica e culturale della sua gente”. Il 10 dicembre 1989, Sua Santità ha accettato il premio a nome di tutti gli oppressi e di tutti coloro che si battono per la libertà e lavorano per la pace nel mondo e i tibetani. Nel suo discorso ha affermato: “Il premio ribadisce la nostra convinzione che il Tibet sarà liberato usando come proprie armi la verità, il coraggio e la determinazione. La nostra battaglia deve rimanere non violenta e libera da ogni odio”.
VEN. GESHE TENZIN GONPO

Nato nel 1928 nel Tibet orientale, è stato un maestro tibetano altamente qualificato nella filosofia e nella meditazione buddhiste. Fu ordinato monaco in giovane età e si affidò alla guida del suo maestro, Geshe Rabten Rinpoche. Nel 1974 ottenne il titolo di Geshe lharampa, dopo trent’anni di studi di filosofia e psicologia buddhiste e d’istruzione meditativa. Ricevette inoltre l’intera trasmissione degli insegnamenti comuni e segreti del buddhismo, da S.S. il Dalai Lama e da molti altri autorevoli lama tibetani.
Dal 1982, su consiglio di S.S. il Dalai Lama, si trasferì in Europa per insegnare il buddhismo. Lasciò il corpo il 5 dicembre 1992. Nel cuore di chi lo conobbe lasciò un vuoto incolmabile, per l’amore e la compassione profusi verso chiunque incontrasse.
Tradizione Drikung Kagyü
S.S. Chetsang Rinpoce

S.S. Chetsang Rinpoce, il cui nome completo è Drikung Kyabgon Konchok Tenzin Kunsang Trinle Lhundrup, è nato a Lhasa nell’importante famiglia Tsarong, nel 1946, anno del cane di fuoco, il quarto giorno del sesto mese tibetano (questo fausto giorno è anche quello in cui, secondo la tradizione, avvenne il primo giro della ruota del Dharma ad opera del Buddha, a Sarnath).
All’età di quattro anni, riconosciuto come Drikung Kyabgon, fu condotto a Drikung Thel, il principale monastero dell’ordine Drikung Kagyü. Più di duemila persone costituirono il suo seguito e l’accompagnarono, indossando gli abiti tradizionali ed eseguendo danze cerimoniali lungo il tragitto. A Drikung Thil, Drikung Kyabgon venne insediato formalmente alla presenza di rappresentanti d’ogni ordine buddhista e del governo tibetano.
Drikung Kyabgon ha ricevuto insegnamenti e iniziazioni da molti dei più preparati Lama e Rinpoce di differenti tradizioni: S.S. il XIV Dalai Lama, S.S. Gyalwa Karmapa, S.S. Dilgo Khyentse Rinpoce e Taglung Shabtrung. Ha studiato filosofia e ricevuto insegnamenti e trasmissioni da Khenpo Noryang, l’abate del principale mona-stero Drupa Kagyü a Darjeeling. Ha inoltre ricevuto importanti iniziazioni e insegna-menti da Sua Eminenza Garcen Tritrul Rinpoce e dal maestro di meditazione Druwang Konchok Norbu. Risiede attualmente a Jang Chub Ling (Dehra Dun, nel nord dell’India).
H.E.Togdan Rinpoche

l Mahasidda indiano Hungchen Kara conta nove reincarnazioni, sette delle quali avvenute in Tibet e le due più recenti in Ladakh. Sua Eminenza Togdan Rinpoche è il nono Togdan. Il suo predecessore era originario del Ladakh e svolse il ruolo di Maestro di Dharma per tutta l’area di quella regione. Si è pertanto stabilita la consuetudine che alle successive reincarnazioni di Togdan venisse attribuita la carica di Capo Spirituale della tradizione Drikung Kagyu in Ladakh.
Nato nel 1939 con il nome di Konchok Tenzin Thubten Tenpè Gyalzen in una povera famiglia di Durbuk, un piccolo villaggio situato a 110 chilometri da Leh e rimasto orfano alletà di due anni, venne riconosciuto come la reincarnazione del precedente Togdan e insediato con una solenne cerimonia nel 1943 avvenuta nel Monastero di Sharchukul, uno dei tre monasteri principali del lignaggio Drikung Kagyu in Ladakh.
Mandato in Tibet nel 1954 per frequentare la scuola superiore di formazione presso il collegio Drikung Nyima di Changra, tornò in Ladakh nel 1959 in seguito all’invasione del Tibet da parte dei Cinesi ed assunse la guida dei cinquanta Monasteri Drikung situati in Ladakh.
Istruito dai più importanti Maestri delle diverse scuole del Buddhismo tibetano, H.E.Togdan Rinpoche ha ricevuto insegnamenti ed iniziazioni speciali tra cui la abilitazione alla trasmissione della pratica di Rinchen Terdzo conferitagli da Sua Santità Dudjom Rinpoche.
Scopritore di Terma e grande erudito,Sua Eminenza Togdan Rinpoche è il detentore di tutti gli insegnamenti e le abilitazioni alla trasmissione della Tradizione Drikung.
La infaticabile attività svolta in tutto il Ladakh sul piano spirituale e sociale ha fatto di H.E. Togdan Rinpoche una figura apprezzata presso la popolazione e le istituzioni pubbliche, tanto da essere chiamato a ricoprire per diversi anni la carica di “Ministro per gli affari e la pianificazione del Ladakh”. Numerosi praticanti e seguaci in Ladakh e all’estero fanno di Sua Eminenza Togdan Rinpoche un Maestro di Dharma di rilevanza internazionale.